”Se a Firenze nascesse un nuovo Antognoni saremmo tutti contenti, meglio ancora se ne nascessero due o tre – ha detto Tavecchio – I club professionisti hanno i loro vivai ma non bisogna dimenticare un bacino di 830.000 giovani. Meglio quindi pescare nel mare che nel laghetto”. Ha aggiunto il dg federale Michele Uva: ”Si tratta di un progetto innovativo che parte dall’analisi delle esperienze sviluppate dalle principali Federazioni europee e in particolare da quella tedesca, partita nel 2001, cui ci siamo ispirati”.
Con un investimento di quasi 9 milioni di euro il progetto prevede entro il 2020 la nascita di 200 Centri in tutta Italia, con 3500 riunioni annuali, il monitoraggio di 150.000 ragazzi e 3500 ragazze, 30.000 ore di lavoro, il coinvolgimento di 1200 allenatori qualificati e di circa 10.000 arbitri, di qui la presenza oggi anche del presidente dell’Aia Marcello Nicchi.
Nel programma che prevede attività settimanale ogni lunedì nei centri realizzati dalla Lega nazionale dilettanti o in impianti in affitto saranno impegnate anche componenti federali e settori della Figc, a livello tecnico verranno incaricati un responsabile nazionale, 4/5 coordinatori interregionali e 20 regionali per monitorare i talenti più promettenti.
A inaugurare il primo Centro sono scesi in campo oggi 100 calciatori Under 14 e 13 comprese 25 Under 15 femminili, tutti selezionati tra i club dilettantistici della zona. Tra i presenti la responsabile della Commissione Figc per l’integrazione e la lotta al razzismo Fiona May, il capo delegazione dell’Under 21 Giancarlo Antognoni, il presidente del Settore giovanile e scolastico Vito Tischi, il presidente della Lnd-Toscana Fabio Bresci.
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