A dichiararlo è Andrea Cozzolino, eurodeputato del PD, vicepresidente della Commissione per lo Sviluppo Regionale, intervenuto a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Stefano Caldoro sull’uso dei Fondi Ue in Campania.
“Per quanto concerne la Programmazione 2007/2013 -continua l’eurodeputato- se si escludono i lavori per il completamento della metropolitana di Napoli e poche altre opere, le uniche risorse che stanno determinando una reale apertura di cantieri sono quelle utilizzate per l’accelerazione della spesa. Ci sono, infatti, decine di piccoli comuni che hanno bandito opere e numerose imprese che stanno investendo nei diversi cantieri: non possiamo consentirci di ignorare questa realtà e di abbandonarli a loro stessi”.
“La delibera 46/2015 è molto chiara – spiega Cozzolino-. Con essa si individuano le coperture alternative in caso di mancato completamento dei lavori alla scadenza del 31 dicembre 2015; è evidente che non applicarla esporrebbe tutti a una pluralità di contenziosi dall’impatto devastante. A conti fatti, degli 1,2-1,3 miliardi complessivi, solo 350-400 milioni sarebbero da coprire con risorse non europee. Si tratta di cifre assolutamente compatibili con la programmazione nazionale, sia facendo ricorso al fondo per lo sviluppo e la coesione (ex FAS) sia ricorrendo alla quota di cofinanziamento nazionale liberata attraverso il Piano Azione e Coesione”.
“A tal proposito – conclude Cozzolino- mi sembra corretto promuovere un’azione sinergica tra Regione e singoli comuni affinché vengano portati a termine i lavori cominciati senza interruzioni e senza esitazioni”.
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