Si tratterà di un’ipotesi che contemplerà la presenza degli ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, rimodulata alla luce delle necessità della sanità ospedaliera territoriale, tenendo conto del esigenze della popolazione, ma anche delle risorse disponibili. Il passaggio successivo sarà la convocazione di un tavolo tecnico allargato alle realtà di Eboli e Battipaglia, coinvolgendo le diverse organizzazioni sindacali e le due direzioni sanitarie. Un tavolo la cui necessità si spiega con l’esigenza di andare ad una rimodulazione dell’assistenza ospedaliera sui due plessi, che in questi mesi sta affrontando disagi di ogni tipo, sia per la mancanza di personale, sia per l’inadeguatezza delle strutture ad affrontare un’attività che non fosse ottimizzata ed adeguata alle necessità dei pazienti.
Dall’incontro di ieri mattina è emersa la volontà comune di sostenere l’ipotesi della realizzazione dell’ospedale unico della Valle del Sele, ma anche la necessità di andare ad una programmazione nell’immediato, per affrontare le tante emergenze presenti e future prima che si realizzi, se si concretizzerà il progetto, l’ospedale unico. Amministratori comunali e sindacati si sono ritrovati d’accordo anche sulla necessità di rimodulare il rapporto mediatico intorno all’ospedale ed alla sanità sul territorio, poiché fino ad oggi la spinta critica è stata indirizzata unicamente nella sottolineatura delle criticità, senza dar sazio alle ante eccellenze ed alle attività positive che si registrano quotidianamente.
«Ho voluto quest’incontro – ha esordito stamattina il primo cittadino di Eboli, Massimo Cariello – perché è necessario condividere i percorsi. I sindacati rappresentano chi materialmente, ogni giorno, opera all’interno delle strutture, per cui ha il polso della situazione. Politica ed organizzazioni sindacali devono unire gli sforzi e coniugare le proposte, visto che dalla gestione precedente della sanità provinciale a quella attuale non è cambiato nulla, anzi le spinte ad ulteriori ridimensionamenti dell’assistenza si sono moltiplicate». I sindacati erano rappresentanti da Vincenzo Romanzi, Antonio Ristallo, Vito Sparano, Ciro Contrasto, Rolando Scotillo e Lorenzo Conte. Le organizzazioni sindacali anno espresso tutte le loro perplessità e preoccupazioni sul futuro della sanità ospedaliera sul territorio, anche perché buna parte degli impegni assunti negli anni scorsi non è stata rispettata.
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