«Il maltempo ha messo in ginocchio anche tantissimi esercenti che si sono ritrovati con le proprie attività commerciali danneggiate dagli effetti del nubifragio ma sarebbe troppo comodo nonché semplicistico e riduttivo limitarsi a fare valutazioni solo sulle condizioni climatiche – rincara la dose il sindacalista della Cisal – Alla base abbiamo un problema di approssimazione e scarsa attenzione da parte di chi, e mi riferisco alle varie Amministrazioni comunali, hanno l’obbligo di mettere in campo tutto quanto è in loro potere per prevenire il verificarsi di eventi di simile portata.
Se le strade diventano fiumi in piena, con le acque che invadono i negozi è perché alla base manca l’opportuna manutenzione e a risentirne è, di conseguenza, l’economia locale. Mi chiedo e chiedo a tutti: cosa potrebbe succedere se un evento meteorologico si verificasse in uno dei giorni di punta delle tanto “care” Luci d’Artista? Sarebbe pericolosissimo per tutti: per i salernitani ed i visitatori. Dunque, perché non investire qualche euro in meno nella manifestazione e al contempo spendere qualcosa in più per rendere la città e l’evento più sicuri. Sono i soliti paradossi alla salernitana».
Non fa, dunque, giri di parole il Segretario Cisal Giovanni Giudice che invita i Comuni a darsi da fare al fine di evitare che ad ogni evento climatico negativo si riproponga questa paradossale e gravissima situazione. «Per non parlare poi delle strade provinciali – prosegue ancora Giudice – con collegamenti interrotti da una parte e impraticabili dall’altra perché si allagano. La Provincia di Salerno ha ancora intenzione di far finta di nulla? Questa è un’altra circostanza che ha gravi ripercussioni sul tessuto economico produttivo di tutto il territorio, interessando in particolar modo il turismo che subisce bruschi stop proprio per le disastrose condizioni in cui versano le nostre strade».
Insomma, per Giudice non solo si può ma si deve obbligatoriamente fare di più: «L’immobilismo istituzionale che caratterizza Salerno sta dando i suoi frutti e a pagarne le conseguenze sono solo i territori e i cittadini».
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