” La posizione iperliberista di Federdistribuzione è una evidente aggressione nei confronti di quel dettaglio tradizionale indipendente che noi rappresentiamo, di quel multibrand che con grandissima fatica ha resistito in questi anni difficili.
I saldi per i nostri Associati rappresentano veramente le vendite di fine stagione e hanno lo scopo di esitare le sempre pesantissime rimanenze che si generano inevitabilmente nel sistema della filiera a causa dei rapporti con una produzione vorace e vessatoria .
Le nostre imprese sono obbligate a comprare otto mesi prima sulla base di previsione stilistiche fatte dai fornitori e su ipotesi di vendite, per definizione aleatorie; debbono acquistare quantitativi minimi, spesso intere collezioni (anche quello che non interessa); non vengono a loro concessi resi di fine stagione e le condizioni di pagamento rigidissime compensano i 180-240-360 gg. che sono invece imposti dalla grande distribuzione ai fornitori.
Per questo siamo convinti che per i nostri Associati sia sempre più necessario effettuare le vendite di fine stagione alla fine del mese di gennaio e non il 2 gennaio come viene da più parti ipotizzato.”
“Avanti di questo passo le aziende saranno obbligate ad effettuare i saldi a metà del mese di dicembre, afferma Sabatino Senatore , con una contrazione delle vendite già durante il periodo natalizio