Alla lunga, il migliore in campo nel match con gli umbri è risultato Moses Odjer, motorino instancabile in mediana, capace di fare da diga davanti alla difesa, ma anche bravo nel gestire il pallone. Sebbene non sia un adone, fisicamente il ghanese ha retto alla grande il confronto con i rivali. Bene nel centrocampo a tre, benissimo quando è stato piazzato davanti alla difesa al fianco di Pestrin, Odjer (che lo scorso anno ha raccolto 12 gettoni di presenza col Catania in B) si candida per una maglia anche per la trasferta di Bari e probabilmente la otterrà anche.
Nel primo tempo si è mosso molto bene pure Milinkovic: ha saltato l’uomo, ha cercato di rifornire Coda, ha dato una mano in difesa, poi ha finito l’ossigeno e di tanto in tanto s’è intestardito coi dribbling. In un momento in cui c’è bisogno di gente di gamba, Torrente ha scoperto di poter puntare anche su di lui. Cresce col passare delle giornate anche Empereur, unico centrale di ruolo superstite. Il brasiliano, giunto quasi per caso in granata, si ritrova ora protagonista imprescindibile e sta dando dimostrazione di grande personalità. L’unica volta in cui Ardemagni gli è scappato, però, la Salernitana l’ha pagata a caro prezzo.
Migliora anche il rendimento di Strakosha, il quale continua a sembrare però insicuro nelle uscite, fondamentale sul quale deve ancora lavorare col prof Genovese. A questo punto, smaltita la delusione per la prova negativa offerta a Crotone, anche Pollace attende la chance del riscatto. E chissà che un’opportunità non possano meritarla pure i ragazzi della Primavera, che stanno facendo grandi cose. Da oggetti misteriosi a opportunità da sfruttare, Torrente li ha sottovalutati o è stato bravo a dar loro il tempo di inserirsi? Fatto sta che la rivincita dei giovani s’è consumata.