Migliaia di esemplari di ciprinidi sono stati tratti in salvo dai volontari dell’associazione Amici della Valle dell’Irno, dopo che erano rimasti intrappolati in piccole pozze d’acqua. A causa delle piogge delle ultime settimane, la briglia artificiale che dà origine al laghetto superiore del Parco Urbano dell’Irno, è definitivamente crollata, facendo abbassare drasticamente il livello dell’acqua. La fauna ittica presente nel bacino, rappresentata soprattutto da ciprinidi (carpe e carassi) si è concentrata nelle poche pozze rimaste, condannata a morte certa per carenza di ossigeno. Sabato scorso i volontari dell’associazione
Amici della Valle dell’Irno, che da anni collaborano con il
Parco dell’Irno per la tutela, salvaguardia e riqualificazione dell’area protetta, hanno condotto una vera e propria operazione di salvataggio, catturando con tecniche professionali di campionamento, migliaia di esemplari di fauna ittica, e trasportandoli successivamente nel lago inferiore, l’unico ancora esistente tra i cinque che abbellivano il parco fino a pochi anni fa.
“Ancora una volta i volontari devono sostituirsi alle istituzioni, pur di mantenere in vita un luogo fantastico come il Parco urbano dell’Irno e non lasciare che questo sia preda del degrado e della desolazione” – ha dichiarato il dott. Alberto Gentile, pres. dell’associazione Amici della Valle dell’Irno – “adesso l’impegno di tutti sarà quello di porre all’attenzione delle istituzioni competenti, in primis alla regione, l’urgente necessità di destinare risorse utili a ripristinare le briglie e i laghetti preesistenti, in modo da garantire funzionalità fluviale all’intero ecosistema e limitare il rischio idrogeologico, anche in virtù degli eventi disastrosi che si sono verificati nelle ultime settimane”.
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