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«Zitto, marocchino di m…», episodio di razzismo in Prima categoria

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«Stai zitto, marocchino di m…». La frase è stata pronunciata durante una partita di prima categoria al Settembrino di Fratte tra l’Audax e la Virtus Picentini nei confronti di un giovane atleta di origine brasiliana, si è visto cadere sul capo delle offese per il suo colore della pelle. A darne notizia il quotidiano Metropolis. Tutto è accaduto durante una rimessa laterale contestata e la richiesta di accelerare la ripresa del gioco. Tensione agonistica sfociata in una frase che ha scatenato una lite in campo con la partita sospesa per una decina di minuti.  A fine gara le scuse tra chi ha pronunciato la frase e chi ha reagito in malo modo ma non si escludono provvedimenti ulteriori dopo quanto accaduto in campo.

Insulti razzisti in campo, la nota stampa dell’Audax Salerno

“Il nostro calciatore è stato profondamente colpito nell’animo ma la sua reazione non è giustificata così come il grave affronto da parte di un avversario esperto che ha passato una vita sui campi di calcio, anche più blasonati”. Con queste parole Carmine Manzione, massimo dirigente dell’Audax Salerno torna su quanto accaduto ieri nel corso dell’incontro di Prima Categoria tra la sua formazione e la Virtus Picentini, sospesa per dieci minuti a seguito del parapiglia scaturito dalle offese a sfondo razziale subite dal tesserato rossoverde Fernando Bosco: “E’ un episodio gravissimo, molto di più rispetto ai cori da stadio della massima serie se consideriamo che è avvenuto in un campo di Prima Categoria, torneo dove la missione sociale e aggregativa deve prevalere su qualsiasi altra componente”. In riferimento a quanto pubblicato nell’edizione odierna del quotidiano Metropolis – ed.Salerno, Manzione chiarisce: “Non siamo nelle condizioni giuridiche di chiedere il Daspo noi come società, la giustizia sportiva farà il suo corso e restiamo in attesa del verdetto espresso dal giudice sportivo territoriale suffragato dai referti di arbitro e commissari. Non giustifico altresì la reazione del mio calciatore ma è innegabile la forte e severa condanna nei confronti di un’aggressione verbale molto più irruenta e violente di quella fisica”.

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