“Nell’ambito del programma legislativo nazionale – ha dichiarato il Presidente della Regione Vincenzo De Luca – abbiamo approvato il Piano di semplificazione delle Società Partecipate della Regione Campania. E’ una svolta radicale dal punto di vista della razionalizzazione, della trasparenza gestionale e del risparmio. In Campania passeremo da 43 a 6 società partecipate. Ridurremo drasticamente tutti i Consigli d’amministrazione. Non avremo più rami morti o finte aziende da utilizzare per piazzare clienti. Saranno tutelati tutti gli occupati, ma tutti dovranno impegnarsi a fondo in una attività lavorativa vera”.
SINTESI DEL PIANO. D’intesa con il commissario ad acta è stato approvato il Piano di riordino delle 43 Società partecipate della Regione Campania che saranno ridotte a 6. Al drastico contenimento numerico corrisponderà un risparmio di spesa di circa 7 milioni di euro annui. A regime gli organici del nuovo assetto produrrà una riduzione di circa il 15 per cento del personale e un minore costo di circa 30 milioni rispetto ai dati del 2012.
Dipartimento Programmazione e sviluppo economico
Si mantiene la partecipazione di due società: una “diretta” (“Sviluppo Campania spa”), e una indiretta (“Società Attuazione Piano Stabilizzazione srl”).
Dipartimento Salute e risorse naturali
Si mantengono due società: “So.Re.Sa. spa”, e la società nascente dalla fusione di “SMA Campania spa” e “Campania Ambiente Servizi spa”.
Dipartimento Politiche Territoriali
Previste due società dirette: “EAV srl” e “AIR spa”
*Dipartimento Istruzione, ricerca, lavoro, politiche culturali e sociali
Il mantenimento della società diretta “Scabec spa” sarà valutato al termine della convenzione con i titolari della minoranza della partecipazione.
“Il piano di semplificazione sulle partecipate approvato dalla Giunta De Luca può essere uno strumento utile per fare una vera economia di scala ed eliminare così i costi di gestione che spesso hanno determinato difficoltà alle società”. Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella. “Lo schema delle multiutility, operativo in molte altre regioni – sottolinea Tavella – potrebbe persino garantire nuova produttività sul mercato, oltre che dare un contributo fondamentale nella gestione dei compiti di istituto della Regione”. “Ad ogni modo – conclude Tavella – per il sindacato è importante il mantenimento dei livelli occupazionali, garantito dalla giunta e la contestuale riduzione dei consigli di amministrazione”.
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