“Assistiamo a un momento di controtendenza nel mondo dell’agricoltura – dice Ida – prima i giovani fuggivano dalla terra, oggi, invece, riscoprono vecchi lavori e antichi mestieri ottenendo anche ottimi risultati. Io ne sono un esempio tangibile”. “Questo riconoscimento – spiega ancora Ida Adinolfi – rappresenta il coronamento di un grande sforzo portato avanti da me, dalla mia famiglia e dai nostri dipendenti che per me sono dei preziosi collaboratori.
Anche mia sorella, da poco diplomata si è affacciata a questo universo, mentre dovremo attendere ancora un po’ prima di coinvolgere anche mio fratello di appena dieci anni che però già vive pienamente questo universo di cose genuine. Nella nostra provincia – rimarca – molti hanno fatto la mia stessa scelta. Le nuove generazioni stanno comprendendo che l’agricoltura è una risorsa preziosa, declinata però in chiave innovativa e tecnologica.
Potrà sicuramente dare grandi opportunità a noi giovani. Dal canto mio, spero di poter collaborare con un partner così prestigioso quale McDonald’s anche dopo questi tre anni”. Il progetto Fattore Futuro, nato con l’obiettivo di accompagnare e aiutare i giovani agricoltori nello sviluppo delle proprie aziende, ha ricevuto il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF).
I 20 imprenditori selezionati per entrare a far parte dei fornitori italiani di McDonald’s sono stati scelti tra oltre 130 candidati con meno di 40 anni e con un progetto di innovazione e sostenibilità per la propria azienda. Sette le filiere coinvolte: carne bovina, carne avicola, pane, insalata, patata, frutta, latte.
Tali obiettivi e valori sono perseguiti anche dalla stessa Adinolfi, che si dedica alla coltivazione biologica nell’azienda agricola di famiglia, la Società Agricola Adinolfi. La giovane imprenditrice lavora “nella consapevolezza che sia fondamentale, per innovare e crescere, proporre un modello di sostenibilità alternativo”. In particolare, intende “realizzare un sistema di autosufficienza energetica grazie al fotovoltaico e alla produzione geotermica, utilizzando un sistema di compostaggio per i residui vegetali e trasformando così i rifiuti in risorse”.
sotto la supervisione della monsanto forse…?!