degli indagati. Altri, in questi anni, anche in Campania, hanno costruito le proprie carriere politiche sul lavoro delle Procure. Io
aspetto invece le sentenze dei Tribunali per fare valutazioni”, afferma il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Massimo
Paolucci.
“Rispetto all’inchiesta che si è aperta su Palazzo Santa Lucia, mi auguro un lavoro scrupoloso e celere della magistratura che possa
confermare, in pochi giorni, quanto sostenuto dal Presidente della Regione Campania, che io ho sempre reputato e conosciuto come una persona perbene.
È politicamente indispensabile che dagli accertamenti in corso emerga con chiarezza la totale estraneità di Vincenzo De Luca
rispetto alle notizie di reato su cui indaga la Procura di Roma e il suo esserne parte lesa. Di questo chiarimento abbiamo bisogno per
andare avanti nell’azione di governo. Allo stesso modo – aggiunge – dobbiamo porci il problema di come introduciamo meccanismi più
selettivi dei nostri gruppi dirigenti, nel partito e nelle istituzioni, dove dobbiamo far prevalere il criterio delle competenze
rispetto ai metodi della cooptazione e delle mere logiche correntizie.
È una questione su cui il Partito Democratico non può far finta di nulla perché da questo dipende la qualità della nostra azione di
governo”, spiega.
“Va detto, purtroppo, che, fin dall’inizio, questa storia andava gestita in maniera più trasparente. E, d’ora in poi, ci si dovrà
muovere col massimo della trasparenza e della correttezza. Come del resto ha ribadito De Luca stesso ieri in conferenza stampa. Sono in gioco la credibilità e il prestigio della Regione. Si tratta di un punto dirimente di questa vicenda, che viene prima del doveroso
accertamento delle eventuali responsabilità penali da parte dell’autorità giudiziaria. Le istituzioni democratiche vivono della
pubblicità e dell’affidabilità dei loro atti perché tutti i cittadini debbono potersi riconoscere in loro, a prescindere dal gradimento o
dal voto espresso a chi la rappresenta in quel momento.
Senza credibilità e fiducia, non c’è governo che tenga”, conclude Paolucci.
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