“I numeri comunque non mentono mai – continua Rossi –. I 19 gol subiti evidenziano che qualche problema comunque ci deve essere anche se ricordo partite quasi perfette come quella con il Trapani dove siamo stati puniti dall’errore di un singolo (la papera del portiere ndr). In 42 partita gli errori si possono commetter, basta riprendersi in fretta e restare sempre uniti. A Salerno siamo passati tutti per dei brocchi. Questo dà fastidio. Alla fine si attacca e ci si difende sempre in 11 e le critiche devono essere rivolte a tutto il blocco non ad un solo reparto.
Poi Rossi fa un confronto con Franco, suo contenditore del posto sulla fascia: “Franco ha più fisicità di me, io sono meno strutturato fisicamente ma ho più gamba. Ci gioco assieme per la prima volta, l’ho incontrato solo a Padova tre anni fa da avversario e non lo conoscevo, mi ha fatto una buona impressione perchè s’è adattato anche in altre zone di campo. Personalmente ho notato come in una partita posso fare anche cento cross ma in pagella prendo sempre un 5. Nel ruolo di terzino arrivo con grandi aspettative, forse ci si aspettava non so cosa, posso far meglio dal punto di vista difensivo come a Bari – dice Rossi che non ha peli sulla lingua – ma in fase offensiva non posso prendere palla dalla difesa e andare a fare il cross. Il gioco del mister è fatto di catene, se fatto bene porta un po’ tutti al traversone: lo stiamo facendo a sprazzi. Posso dare di più dal punto di vista tecnico-tattico, dal punto di vista dell’impegno e dell’agonismo sto dando il massimo, anche se evidentemente non basta visti i risultati.
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