Il prefetto di Salerno ha accolto i ricorsi presentati da cinque tifosi della Salernitana destinatari di provvedimenti Daspo, emessi dalla Questura dopo il derby dello scorso 9 maggio, giocato all’Arechi, contro la Casertana. Poche scaramucce, che fecero comunque scattare le indagini della Digos e una raffica di sanzioni amministrative. Il “Divieto d’accesso a manifestazioni sportive” fu inflitto a ventidue ultras granata, numero cresciuto con il trascorrere delle settimane, quando l’inchiesta arrivò a colpire anche la torcida di Caserta.
A Salerno in molti giudicarono “eccessivi” i provvedimenti, specialmente quelli che colpivano i partecipanti a una “adunata” – così come venne definita dagli inquirenti – all’esterno del settore Tribuna, dove furono fatti esplodere dei petardi e scanditi cori d’ostilità all’indirizzo dei fans ospiti. Tra questi c’erano i cinque che ieri hanno ottenuto dal prefetto la evoca del Daspo senza obbligo di firma. Ci sperano, adesso, anche altri nove supporters costretti a non seguire più la squadra del cuore dopo quel Salernitana-Casertana: per loro, infatti, la battaglia legale proseguirà dinanzi al Consiglio di Stato. A darne notizia il quotidiano Metropolis oggi in edicola
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