I molossi hanno vinto tutte e cinque le gare fin qui disputate, dimostrando di avere ottime qualità, sia dal punto di vista tecnico-tattico che fisico, con un roster di buon livello composto dal giusto mix di giocatori esperti (come Fontanarosa, Merciai e Scardone) e giovani molto interessanti (come Boccia, Pepe e Attanasio). La Hippo, dal canto suo, affronterà il prossimo impegno senza timori reverenziali, consapevole che, se gioca la sua miglior pallacanestro, non ha nulla da invidiare a nessuno.
Il problema del team salerrnitano in questo avvio di stagione è rappresentato dalla mancanza di continuità nell’arco dei 40 minuti di gioco, visto che capitan Capaccio e compagni si concedono troppe pause, di cui gli avversari possono approfittare. Ovviamente, per fare risultato sul campo della capolista, la squadra di coach Ferrara dovrà dare il meglio di sé, senza black out come quelli che sono risultati determinanti nella gara persa domenica scorsa.
Abbiamo presentato il prossimo impegno di campionato con Luca Vicidomini, cresciuto cestisticamente nel vivaio della Folgore Nocera, con cui ha poi esordito anche in prima squadra.
– Partita da ex di turno, per te che sei di Nocera e sei cresciuto nella Folgore. Emozioni particolari?
«Sicuramente sarà una gara particolare – ha affermato Vicidomini nell’immediata vigilia del match –, giocata in un campo dove ho fatto buona parte del settore giovanile e comunque contro la squadra che mi ha visto crescere e con la quale sono arrivato ad avere non poche soddisfazioni. Non è mai facile giocare contro chi indossa la canotta che tu hai indossato per più di 15 anni. Ma, una volta alzata la palla a due, darò come sempre il cento per cento per la mia nuova squadra e per i miei compagni. Come mi diceva sempre un mio allenatore: in campo ci sono solo avversari, fuori dal campo siamo tutti amici».
– A cosa è dovuta la scialba prova offerta dalla Hippo contro l’Abatese?
«Domenica scorsa abbiamo a tratti mancato di intensità – ammette Vicidomini –, di quella giusta dose di cattiveria agonistica che è necessaria contro squadre aggressive per 40 minuti. E, come dice il nostro Assistant Coach Massimo Pinto, il basket è fatto di numeri. Abbiamo sbagliato troppi tiri liberi e collezionato troppe palle perse, ma alla fine abbiamo perso la partita solo di 4 punti. Siamo un gruppo giovane e nuovo, può capitare una domenica no. L’importante è trasformare la sconfitta in qualcosa di costruttivo».
– Il gruppo ha lavorato intensamente in settimana, c’è voglia di riscatto immediato, anche se di fronte c’è la capolista?
«Sono convinto che questo sia un campionato dove tutte le squadre possono dar fastidio a chiunque – conclude l’ex Folgore –, ma soprattutto sono certo che noi possiamo essere competitivi ogni domenica come abbiamo già dimostrato. Abbiamo gran voglia di ritornare alla vittoria e sono certo che tutta la squadra farà del proprio meglio affinché ciò accada senza pensare a chi c’è di fronte. In campo sono in cinque come noi, con due braccia e due gambe come noi. Mi auguro che potremo fare un gradito regalo al nostro DS Giovanni Carmando per il suo compleanno».