Trasparenza, legalità’ e lotta alla corruzione; semplificazione del sistema normativo nel campo degli appalti, oggi farraginoso, incerto e iperburocratico con la introduzione del nuovo Codice, destinato ad includere tutte le disposizioni di rango legislativo, e di Linee Guida secondo un modello di soft law ben più’ agile e snello e di più’ immediata e diretta applicazione per le imprese e per le Amministrazioni. Questi sono i principi guida della riforma fortemente voluta dal Ministro Del Rio e seguita con competenza dai due Relatori Mariani e Cera.
Si supera così’ il fallimentare sistema della legge obiettivo, si restituisce centralità’ alla progettazione, si limitano giustamente le varianti in corso di opera, si riducono le stazioni appaltanti, si circoscrive il ricorso al criterio del massimo ribasso, si qualificano le imprese alla luce di criteri sostanziali per premiare la loro affidabilità’ nel rispettare tempi e costi di esecuzione; sono previste misure in favore delle piccole e medie imprese, molte delle quali operano nei territori della Campania e del Mezzogiorno; si introducono forme di dibattito pubblico con il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali su grandi progetti infrastrutturali e di rilevanza sociale; sono valorizzati gli interventi nel Mezzogiorno.
Decisivo e’ centrale stato il ruolo del PD in tutte queste limpide e incisive scelte di fondo.
Abbiamo lavorato efficacemente per costruire una delega che consente di voltare pagina nel mondo degli appalti, dando grande impulso al mondo delle imprese, alla realizzazione di tutte le infrastrutture che servono allo sviluppo del Paese, al potenziamento dei collegamenti, al miglioramento della qualità’ della vita per le persone e le comunità”.