Dichiarazioni improntate al fare, per buttarsi alle spalle i veleni vecchi e nuovi e non ultimo la sospensione del Consiglio Regionale dopo il blitz degli esponenti del Movimento 5 Stelle. “Non ho più tempo da perdere, ditelo a chi ha tempo da perdere” – risponde De Luca quando gli viene chiesto se intende tornare in Consiglio regionale per parlare dell’inchiesta della Procura di Roma che lo vede tra gli indagati”.
L’intervento di De Luca, all’ordine del giorno della seduta di lunedì scorso, saltò a causa della gazzarra scoppiata in aula a seguito della protesta del M5S. Tornando sulla bagarre di lunedì De Luca ha trovato anche il modo di ironizzare. “Il danno maggiore – ha detto – è stato dover passare tutto il giorno in una saletta micragnosa, fredda, senza il bagno, ogni tanto veniva Marciano (consigliere regionale del Pd, ndr) ad assicurarsi delle mie condizioni. Purtroppo c’e’ chi non vuole che si discuta delle cose di merito ma pensa solo a fare ‘ammuina’, esponendo cartelloni sulla protezione della cinciallegra”.
No comment del governatore campano Vincenzo De Luca sul ricorso annunciato nei giorni scorsi dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris contro la legge sul riordino del ciclo delle acque approvata dal Consiglio regionale della Campania. “Ho delegato il consigliere Marciano a occuparsi dei rapporti con i Comuni”, ha glissato il governatore rispondendo in conferenza stampa a chi gli chiedeva un commento ai rilievi sulla legge del sindaco partenopeo. In precedenza si era scagliato contro chi ha criticato la legge ritenendola un favore ai privati: “Tra tante cose sgangherate e incivili cui abbiamo assistito in questi giorni – ha detto – c’è stato anche qualcuno che ha parlato a ruota libera”.
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