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Criscitiello: “Insulti all’Arechi. Me li aspettavo e capisco, non è successo nulla”

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La notizia non è passata inosservata ed ha fatto subito il giro dei social. Gli insulti ricevuti da Michele Criscitiello ospite all’Arechi di Salerno domenica per assistere con famiglia a Salernitana Novara hanno avuto subito risalto mediatico e il giornalista di SportItalia e tifosissimo dell’Avellino sul sito TuttoSalernitana.com ha voluto stigmatizzare l’accaduto, minimizzando quanto poi si è detto nelle ore successive.

Stemperando anche le tensioni ormai storiche con la tifoseria granata. “Bazzico per gli stadi italiani da diciotto anni – esordisce Criscitiello – e so come funziona il mondo. Non trovo nulla di così clamoroso in ciò che è successo domenica a Salerno, anche se ho visto che la notizia ha suscitato un certo scalpore. Sapevo che per me Salerno significava andare incontro a qualche insulto, in quanto essendo storicamente tifoso dell’Avellino il campanile regnava sovrano. Non è stato un attacco alla rappresentanza del Novara ma solo alla mia persona, ci sta. Nessuno si è permesso di offendere mia moglie e questo per me è stato fondamentale per accettare le critiche. Quando la Salernitana ha segnato certo non mi aspettavo una così tanta considerazione. Se avessero insultato qualche componente della mia famiglia allora sarebbero andati oltre. Dal canto mio ho preso qualche insulto e in silenzio li ho ascoltati e sono andato via. Ripeto, fa parte del gioco, e come pretendo rispetto a casa mia, porto rispetto in casa degli altri. Non è successo ma anche se il Novara avesse segnato non avrei neanche esultato. Salerno per me significa derby, così è stato. È stata una domenica diversa. Ci tengo pero anche a sottolineare la grandissima civiltà degli steward, con i quali ho fatto anche alcune foto, e del presidente Mezzaroma e dei direttori Fabiani e Carpino, tutti molto ospitali. Ricambieremo l’ospitalità a Novara sperando di recuperare i tre punti persi ieri”.

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