“Sto lavorando da domenica, e anche in queste ore, alla composizione di una segreteria snella, autorevole e rappresentativa – dice Tartaglione –
Sono fiduciosa, esauriti gli ultimi colloqui necessari, di poter comunicare a strettissimo giro la squadra unitaria per metterci subito al lavoro nell’interesse comune”. Per ora in pole position per l’ingresso nell’ufficio che dovrà dare il “cambio di passo” al Pd ci sono Leonardo Impegno, Pina Picierno, Teresa Armato, Raffaele Topo e Gennaro Migliore. Ma sulla lista definitiva, in cui potrebbero non esserci deluchiani doc, sono in atto diversi scontri tra componenti.
In primo piano c’è quello con Rifare l’Italia, che raccoglie gli ex bassoliniani e che anche oggi ha picchiato duro sulla segreteria regionale. “La segreteria nazionale deve esprimere un giudizio serio e severo su come questo partito in Campania è stato guidato”, afferma il consigliere regionale Antonio Marciano che sottolinea come i suoi non siano “assillati dal’entrare nel nuovo ufficio politico”.
In realtà in Transatlantico ieri c’è stato un incontro tra il duo Tartaglione-Graziano e Valente (coordinatrice di Rifare l’Italia in Campania): un primo passo verso la risoluzione dello strappo che potrebbe essere sancito definitivamente oggi in un nuovo incontro tra i tre alla presenza del vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini. A esito positivo potrebbe corrispondere l’ingresso in segreteria della stessa Valente o di Andrea Cozzolino.
Scontro anche con l’area di Labdem che fa capo a Gianni Pittella: l’europarlamentare avrebbe indicato per la segreteria il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, ma dai vertici regionali nicchiano. Infine c’è il capitolo Vincenzo De Luca che occupava una casella fondamentale nella segreteria azzerata con il suo fedelissimo Nello Mastursi: secondo gli spifferi di partito Tartaglione avrebbe deciso di non dare alcuna casella al governatore. Un’ipotesi più morbida potrebbe invece vedere il coinvolgimento in segreteria dei cinque segretari provinciali, tra cui, a quel punto, ci sarebbe anche il deluchianissimo Nicola Landolfi, segretario del Pd di Salerno.
(Fonte ANSA).