”Io da Floris ho detto – continua Travaglio – che è governatore della Campania grazie ad una sentenza che i faccendieri del suo entourage trafficavano per comprare promettendo promozioni al marito della giudice che l’ha scritta. Una sentenza che ha ribaltato il decreto Renzi che sospendeva De Luca per 18 mesi. Ora che la giudice viene trasferita perché non è imparziale, e pare che quella sentenza sia carta straccia, dovrebbe valere il decreto Renzi e De Luca se ne dovrebbe andare a casa. Tanto più – aggiunge il giornalista – che la corte costituzionale con la sentenza De Magistris ha detto che la legge Severino è perfettamente legittima per tutelare la pubblica amministrazione da elementi inquinanti come lui”. ”In quanto al contradditorio che chiederebbe De Luca – aggiunge Travaglio – non mi pare che quando vomita insulti dalla sua tv ci sia io a rispondergli. Io a DiMartedì ero intervistato da Floris e le interviste si fanno con uno che fa le domande e uno che risponde senza la presenza obbligatoria di De Luca”.
De Luca a LIRATV su Travaglio aveva detto: “Su La7 “c’è stato anche un giornalista pistolino che mi tiene nelle sue grazie e ha raccontato un sacco di stupidaggini”. A Lira Tv, pur senza citarlo espressamente se la prende con Marco Travaglio per il suo intervento a DiMartedì, la trasmissione condotta da Giovanni Floris. Un intervento di accuse al governatore “senza contraddittorio”, spiegano dallo staff di De Luca. “La7, chi sono questi qua”, chiosa il governatore della Campania. Quanto alla “aggressione mediatica”, ormai “ho raggiunto il nirvana, la pace dello spirito. Tutta pubblicità, sono trasmissioni che a me personalmente portano bene”, dice dopo aver attaccato Marco Travaglio, definendolo “giornalista pistolino”, per il suo intervento (“quante stupidaggini”) a DiMartedì su La7.
“Più esagerano nella campagna di aggressione mediatica contro di me, più cresce il consenso nei miei confronti. Tra qualche mese faremo alcune domande puntuali, per ora facciamoli divertire. Cito il vecchio detto: i cani abbaiano, la carovana passa”.