Lunedì 23 novembre, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 – presso le Fonderie Pisano, in via dei Greci a Salerno – si svolgerà l’iniziativa/sit-in “BASTA CON I VELENI”, un presidio di solidarietà e di sostegno alla battaglia di cittadinanza attiva che da tempo impegna i residenti della zona per la delocalizzazione del sito industriale dei fonditori salernitani, impianto responsabile di un elevatissimo tasso di inquinamento atmosferico che continua a sviluppare, purtroppo, anche numerosi casi di patologie tumorali fra gli abitanti del comprensorio.
L’ iniziativa è promossa dal coordinamento cittadino di NOI CON SALVINI – SALERNO in collaborazione con l’ associazione ambientalista locale IRNO C.A.T. (Cultura-Ambiente-Territorio) nell’ ottica di rafforzare la mobilitazione civica, sociale e politica a favore di un tempestivo intervento istituzionale che inizi concretamente un percorso – procedurale prima e operativo poi – che dia finalmente realtà alla definitiva delocalizzazione di uno stabilimento ormai obsoleto ed altamente inquinante, assolutamente incompatibile con le esigenze di tutela del territorio e, soprattutto, del sacrosanto diritto alla salute dei cittadini, così come garantito dall’ articolo n° 32 della Costituzione Italiana.
“E’ passato più di un anno – dicono insieme il segretario cittadino di NOI CON SALVINI, Rosario Peduto, ed il presidente di IRNO C.A.T., Flavio Pagano – da quando sono state individuate le possibili aree per delocalizzare le Fonderie Pisano ma, ad oggi, è stato fatto molto poco, se non le solite promesse”.
“Non provvedere ancora alla stesura di un piano progressivo di delocalizzazione del sito siderurgico è assurdo ed intollerabile. E tutto va a discapito della salute dei cittadini, ma anche dell’immagine e del futuro dell’azienda. La politica può e deve necessariamente coniugare il dovere delle Istituzioni di tutelare la salute dei cittadini con la salvaguardia dei livelli occupazionali e queste con la necessità di Pisano di investire nella struttura, che non potrà sopravvivere se non con gli opportuni interventi di ammodernamento che non sono più fattibili in quella zona”.
”Infine – concludono Peduto e Pagano – facciamo un appello politico ed istituzionale a Vincenzo De Luca che da sindaco si è distinto più per i silenzi che per le soluzioni: adesso che è presidente della Regione – continuano – deve assolutamente e celermente intervenire per concordare con la proprietà il trasferimento della fonderia, ricercando da subito i possibili fondi per la reindustrializzazione delle aree individuate da un lato e per la bonifica ed il “ripristino ambientale” dell’attuale sito dall’altro”.
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