Pundo d’orgoglio ma non di svolta perchè la Salernitana al Francioni ha fatto registrare le solite amnesie difensive, ad eccezione di Strakosha, i soliti svarioni sulle corsie esterne, le solite opportunità concesse agli avversari. Per più di un’ora la Salernitana ha dormito, ha osservato il Latina giocare e sbagliare tanto. In 16 minuti è cambiata la partita con Donnaromma ma una squadra che vuole salvarsi non può giocare solo per un quarto d’ora. Il punto è buono perchè dà continuità, muove la classifica, smuove il gruppo e allontana la depressione che si respira nella parte bassa della classifica. Bisogna trovare adesso non solo continuità di risultati ma anche di rendimento giocando senza tremori e paure, affrontando avversari ben più rodati a viso aperto. Ma se cresce la squadra, dovrà necessariamente salire di tono anche il reparto difensivo. E allora si che si giocherà sempre ad armi pari. Per ora, infortuni e maledizione dei centrali a parte la Salernitana, per via del suo pacchetto arretrato in ogni gara parte con l’handicap.