In più, l’impegno per procedere rapidamente al potenziamento del reparto di cardiologia, autentico fiore all’occhiello dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli. Sono i due obiettivi raggiunti questa mattina dal sindaco di Eboli, Massimo Cariello, che ha incontrato i vertici sanitari provinciali, insieme con il direttore sanitario del nosocomio ebolitano, Mario Minervini.
All’incontro con il commissario della Asl Salerno, Postiglione, con il suo vice Longo e con il direttore amministrativo, Palumbo, Cariello e Minervini hanno rappresentato le emergenze dell’ospedale Ebolitano. «Un incontro proficuo», ha detto il primo cittadino di Eboli alla fine del confronto salernitano di oggi. E’ stato possibile trovare l’intesa solo su una soluzione temporanea a causa dei limiti imposti recentemente. «Era l’unica strada possibile – ha spiegato il primo cittadino di Eboli – visti i limiti imposti dal governo nazionale attraverso il Decreto 161, ma naturalmente proseguiremo lungo la strada che dovrà portare al sostegno totale per l’ospedale ebolitano».
Oltre a mettere mano immediatamente all’emergenza radiologia, il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha ricordato a Postiglione come il Maria Santissima Addolorata attenda da tempo il previsto potenziamento dell’area cardiologica, e di altri reparti considerati delle vere e proprie eccellenze come Nefrologia, Oculistica, Urologia, laboratorio di analisi, Pneumologia, Ortopedia, Neurologia, riferimenti per l’intera provincia di Salerno. «Anche in questo caso – rivela Cariello – abbiamo ottenuto la ripresa dell’attenzione e soprattutto un impegno preciso al potenziamento del nostro nosocomio».
Quindi trasferta salernitana proficua per il sindaco di Eboli, accompagnato dal direttore sanitario Mario Minervini. Una scelta, quella di Cariello di privilegiare il dialogo, che si è rivelata vincente. «So che altri al mio posto, avrebbero puntato sulla strada della speculazione e delle accuse, finendo così, come troppe volte è accaduto, con il denigrare il nostro ospedale e la nostra città. Invece ho preferito il dialogo ed il confronto, attraverso un profilo istituzionale che ha garantito attenzione ed interventi per Eboli e per il suo ospedale».