La misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Salerno, e frutto dell’attività investigativa condotta dai militari di Vallo della Lucania, coordinati dalla DDA di Salerno. I due destinatari dell’ordinanza sono indagati per concorso in tentata estorsione, lesioni volontarie aggravate, violenza privata e tentata violenza privata, aggravati delle modalità tipiche dei soggetti appartenenti alle associazioni di tipo mafioso.
Le indagini hanno avuto origine dalla denuncia dei due titolari di una ditta concorrente degli indagati, per fatti avvenuti dal giugno 2014 al giugno 2015 nel porto di Casal Velino, luogo in cui hanno operato entrambi gli armatori. La rivalità commerciale appare essere stato il motivo scatenante delle minacce, delle aggressioni fisiche e del tentativo di estorsione poste in essere dai due arrestati per costringere la ditta concorrente a rinunciare
all’attivita di organizzazione di gite turistiche con le imbarcazioni presso il porto di Casal Velino, in maniera da garantirsi il monopolio della gite in barca e non alterare gli equilibri economici del settore.
La Procura Antimafia di Salerno, ha delineato nel comportamento degli indagati, già noti per altri trascorsi giudiziari, “il metodo mafioso”. Non a caso i due sono stati già indagati dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, per gli incendi di tre imbarcazioni, avvenuti nel periodo febbraio-maggio 2001 in Scario (SA), ed il
Morinelli anche dell’affondamento di una barca nel porto di Casal Velino, di proprietà di un pescatore del luogo.
Comunicato Ufficiale a firma del Procuratore Corrado Lembo