Tra i macro obiettivi del Piano erano comprese le azioni da svolgere per ridurre o evitare la morbosità, la mortalità e la disabilità dovute, in particolare, ad alcune patologie specifiche: malattie croniche non trasmissibili, malattie cardiovascolari, tumori, patologie respiratorie croniche, diabete. L’Ordine ritiene che a tutt’oggi manchi qualsiasi azione da parte delle istituzioni.
Una situazione che ha lasciato spazio ad interventi volontari, non coordinati e privi di qualsiasi progettualità. L’assemblea di martedì, organizzata d’intesa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno, servirà quindi a discutere e individuare le strategie necessarie a modificare i fattori di rischio indicati nel Piano Nazionale di Prevenzione.
La relazione introduttiva sarà svolta dal professor Francesco De Caro, Ordinario di Igiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno.
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