Si allarga lo scandalo assenteismo all’ospedale Ruggi di Salerno. Secondo il quotidiano Metropolis, oggi in edicola sono in corso approfondite valutazioni sulla posizione di 60 professori universitari e 50 primari. Oggetto del contendere la violazione della tracciabilità sul lavoro. L’operato di 110 professionisti (tra primari, professori associati, ricercatori e ordinari) è al vaglio della magistratura inquirente (sia Salerno che Napoli) che indaga sulle presenze sul posto di lavoro in base al decreto commissariale della Regione Campania che «impone» di regolamentare l’attestazione di tutte le presenze all’interno della struttura sanitaria salernitana. Le Procure –
scrive Metropolis – hanno accolto alcune denunce nelle quali emergerebbero una serie di anomalie nell’uso dei badge proprio in violazione di quel decreto 2013 a firma regionale.
Nel frattempo, il manager Vincenzo Viggiani ha deliberato lo scorso 25 novembre, «di regolamentare l’attestazione delle presenze relativa ai compiti assistenziali, dei professori e dei ricercatori dei vari Dipartimenti». In pratica tutti quelli che hanno un rapporto di lavoro con l’azienda ospedaliera- nessuno escluso- debbono lasciare una tracciabilità del proprio operato. La questione ora riguarda gli anni precedenti quando molti professionisti non avrebbero provveduto a timbrare il cartellino delle presenza. E per questo motivo è finita sotto osservazione la condotta per almeno degli ultimi due anni di 61 professori universitari, ricercatori e docenti con ruoli «apicali» e di oltre 50 primari.