Secondo la tradizione del teatro e del mondo dello spettacolo e secondo quello che era il desiderio di Luca De Filippo, il suo ultimo spettacolo come attore ma anche regista, ”Non ti pago” del padre Eduardo, non si ferma, come non si è fermato durante la sua breve malattia.
Sin da quando Luca fu costretto a controlli e un ricovero, che si pensava temporaneo, alla vigilia del debutto al Piccolo di Milano, il suo posto come protagonista era stato preso da Gianfelice Imparatodi e quello di Carolina Rosi, moglie di Luca, è ora affidato a Antonella Scioli.
Le prossime tappe principali della lunga tournee saranno Salerno il 2 dicembre Perugia il 20, Firenze il 17 gennaio, Livorno il 21, Pistoia il 24, Grosseto il 27, Siena il 31, Ancona 7 febbraio, Brindisi l’11, Torino il 20 marzo, Lugano il 24, Udine il 7 aprile e Ravenna il 5 maggio.
Con questa messinscena Luca continuava il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia del padre, tornandovi dopo averla già proposta 25 anni fa, nella Stagione 1989/1990. ”Non ti pago”, scritta da Eduardo nel 1940 per sé nella parte di Ferdinando Quagliuolo e il fratello Peppino in quella dell’antagonista Mario Bertolini, una delle sue commedie più brillanti e lo stesso autore la definiva ”una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia mai scritto”.
I protagonisti principali sono Ferdinando Quagliuolo, gestore di un botteghino di banco lotto a Napoli, che gioca con accanimento ma non indovina mai un numero vincente. Al contrario, il suo impiegato e futuro genero Mario Bertolini, colleziona vincite e arriva a fare quaterna con i numeri dati in sogno dal defunto padre del suo datore di lavoro, che quindi si ritine compartecipe della vincita, dando inizio a una serie di comiche situazioni e scontri.
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