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Nello Spezia il cambio d’allenatore non ha dato la svolta

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Non è bastato l’esonero di mister Bjelica a risollevare le sorti dello Spezia. Il team ligure, affidato a Mimmo Di Carlo (scelta che non è piaciuta ai tifosi che hanno contestato la squadra nel corso del primo allenamento guidato dal nuovo tecnico), è andato incontro ad una sconfitta casalinga col Crotone nella gara d’esordio dell’ex trainer del Chievo. I liguri, reduci da quattro stop in fila, in campionato sembrano in caduta libera e sono scivolati al quindicesimo posto in graduatoria generale (con 17 punti all’attivo) dopo un avvio di stagione strepitoso, che lasciava prefigurare ben altri scenari. La società del patron Grazzini ha investito parecchio in sede di mercato e si aspettava risultati di tutt’altra caratura. Per questo, sulla graticola è finito Bjelica, l’idolo della piazza, mentre per i tifosi i responsabili del momento di flessione erano solo i calciatori, accusati di remare contro l’allenatore.

Il cambio tecnico, tra l’altro, ha comportato anche un cambio di modulo. Di Carlo ha inizialmente messo da parte lo spregiudicato 4-3-3 proposto dal collega per affrontare il Crotone con un più equilibrato 4-4-2, ma non è bastato per reggere il confronto con i calabresi. Per la gara di Coppa il nuovo allenatore dei bianconeri attuerà un po’ di turnover in vista del difficile impegno di campionato in casa del Pescara. Nella partita del Picco troverà di certo una maglia da titolare Calaiò, che non potrà partecipare alla trasferta in terra abruzzese dovendo scontare il terzo turno di squalifica che gli è stato inflitto dal giudice sportivo. In porta ci sarà il para-rigori Chichizola. In difesa potrebbe esserci una chance per Piccolo e Tamas, mentre in mediana si potrebbe rivedere Brezovec, che sbloccò la sfida dell’Arechi (in cui i liguri si imposero per 0-2, il secondo gol fu firmato dal subentrato Catellani, altro elemento che domani potrebbe trovare spazio nell’undici base).

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