“Raccontiamo – si legge a proposito dello spettacolo – un uomo normale e straordinario in una regione malata e straordinaria come la Campania; un uomo che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di amministrare, difendere e migliorare la sua terra e le sue persone; la sua opera di uomo semplice onesto e lungimirante attraverso l’inizio della sua carriera politica, i successi straordinari ottenuti per il Cilento nell’ottica del bene comune, compresa l’operazione Dieta Mediterranea assunta grazie a lui a Patrimonio dell’Unesco, fino al suo tragico epilogo”.
“È un’occasione – aveva commentato Ettore Bassi a luglio durante la sua visita ad Acciaroli – che nasce per utilizzare il teatro come mezzo di diffusione utile ed efficace per far conoscere questa storia che è giusto che la gente conosca, lo scopo è anche quello di smuovere le coscienze al fine di farle uscire dalla condizione di omertà e di soggiogamento affinché i responsabili dell’assassinio del sindaco cilentano vengano assicurati alla giustizia”.
“Questa rappresentazione teatrale – racconta Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore – è nata in un bar incontrando quattro amici: Ettore Bassi, attore; Edoardo Erba, autore; Enrico Maria Lamanna, regista; Michele Ido, produttore. Credetemi, è qualcosa di veramente bello. E dicevano che ero matto!”
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