“Caro Franco, conosco il forte sostegno etico e morale che poni, sempre, nelle tue decisioni e maggiormente in quelle che richiedono una forte responsabilità nei confronti degli altri. Per questo ho appreso delle tue dimissioni con un dolore pari al rispetto che ho per la decisione che hai assunta, pur coltivando la speranza che siano, e presto si dimostrino, un’occasione per aprire un confronto e una discussione viva e costruttiva, al termine della quale, con altrettanto senso di responsabilità, tu possa trovare le ragioni per farle rientrare e continuare il lavoro da te intrapreso con dedizione e vero valore morale in questi anni d’impegno, nel difficile ruolo di Segretario Generale della nostra Organizzazione, in una Regione in cui risulta difficile leggere perfino la stessa realtà che appare ben più complessa di quanto si riesca a immaginare.
Vorrei trovare, in questo momento, una ragione di critica al tuo operato di questi anni, proprio per l’amicizia e l’esperienza che con te condivido da tempo immemore, ma vivo nella tua stessa realtà e sinceramente credo che nessuno avrebbe potuto interpretare meglio, di come hai fatto tu, il delicato compito che ti è stato affidato.
Sono queste le ragioni che oggi mi spingono a dirti che voglio essere, se fosse possibile, ancora più amico di quanto fino ad oggi sono stato, non per cieca benevolenza ma unicamente per l’apprezzamento di ciò che stai facendo oggi, sacrificando la tua persona, per aiutare, con la ragione del confronto, un territorio che ha bisogno di spinte emotive e ragioni politiche che tu hai dimostrato di saper esprimere con passione e competenza.
Le ragioni che ti esprimo e che sostengo, mi inducono a comunicarti che resto in attesa del prosieguo delle tue valutazioni, nel merito, per poterle considerare nell’ambito di una posizione comune che sia elemento di rafforzamento dell’intera Organizzazione Regionale e dei Territori campani.
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