Lontano dal campo per oltre due mesi, Umberto Eusepi si è finalmente rivisto all’opera nel corso della gara di Coppa Italia. L’ex del Benevento è entrato ad inizio ripresa, al posto di Milinkovic, rendendosi protagonista di una prova in chiaroscuro, macchiata dal rosso diretto rimediato quasi allo scadere. Una “spallata” del tutto gratuita a Brezovec che tradisce un po’ di nervosismo di troppo da parte dell’attaccante.
La lunga assenza ha sicuramente inciso sul morale di Eusepi che ora è chiamato però a trasformare la rabbia accumulata in grinta e voglia di dimostrare tutto il suo valore. L’attaccante classe ’89 aveva iniziato col piede giusto il suo campionato con l’ottima prestazione fornita contro l’Avellino, ma la botta al piede rimediata proprio in quell’occasione ha finito per condizionarne il rendimento nelle giornate successive. Eusepi è rimasto fuori per qualche gara, poi al rientro si è nuovamente bloccato e stavolta per più di due mesi. Il suo recupero è stato lungo e articolato. Il capocannoniere del girone C dello scorso campionato di Lega Pro ha lavorato a lungo a parte, ma ora il suo calvario sembra essere giunto al termine. Approdato in granata a luglio, Eusepi è stato il primo volto nuovo della Salernitana di Torrente, ma fino ad ora ha avuto pochissime chance per mettersi in luce. In questa fase potrebbe rappresentare una valida alternativa a Coda e Donnarumma. L’attaccante spera di potersi ritagliare il suo spazio in questa delicatissima fase del campionato.
forza umberto fa gol a vicenza
hai pienamente ragione ad arrabiarsi in questo presepe che non arriva a fare tre tocchi
Per il modulo attualmente praticato dalla Salernitana è chiaramente meglio Coda: si adatta meglio al 5 – 5 – 5 di Torrente che prevede che durante la partita il pallone in attacco non ci arrivi proprio e quindi il centravanti ha tutto il tempo per aggiustarsi i capelli e mandare messaggi su WhatsApp , cosa in cui Coda è un navigato filibustiere. Peccato che alle volte la squadra non obbedisce al tecnico e si ostina a cercare di fare gol, ma in quei casi, nonostante l’indisciplinato Donnarumma o i sempre più rari sabotaggi di Gabionetta, il buon Coda riporta tutti sulla retta via con la sua destrezza.