“Bisogna tutelare non solo i terreni, gli orti e le coltivazioni ormai a rischio di devastazione quotidiana – spiega Sangiorgio – ma anche le persone che vivono nell’entroterra e nelle aree rurali, perché ormai gli ungulati si spingono fin nei centri abitati, creando problemi di igiene e di sicurezza. Purtroppo il problema è ancora sottovalutato, nonostante gli avvistamenti sempre più frequenti a ridosso dei centri abitati. Serve – continua Sangiorgio – una strategia congiunta, coordinata dalla Prefettura di Salerno, con la Regione Campania, i Comuni e l’Ente Parco, per mettere in campo un immediato intervento di contenimento dei cinghiali, per difendere la sicurezza dei cittadini e le eccellenze agricole del territorio, tutelando i coltivatori che vedono quotidianamente distrutti i loro raccolti”. “Intervenga l’esercito – propone Sangiorgio – per contenere questo fenomeno dove ormai gli ungulati “battono” puntualmente l’uomo. I cittadini sono scoraggiati e chiedono risposte immediate: ormai in molti credono che il problema non si voglia risolvere per giustificare la richiesta di risorse sia per il risarcimento dei danni sia per “progetti” che non risolvono nulla ma sprecano ingente denaro pubblico”.