Particolare attenzione, ad avviso dell’associazione dei costruttori salernitani, va riservata agli interventi superiori a 5 milioni di euro per i quali è stato introdotto il principio della suddivisione del pagamento in due fasi che non garantisce in alcun modo le imprese esecutrici e le stazioni appaltanti. Per l’Ance Aies il pagamento di questi lavori deve, invece, avvenire – come dichiarato dallo stesso governatore – utilizzando i fondi Pon Fers 2014/2020, quelli della nuova programmazione, con un automatismo sulla scorta del Rup che certifichi gli importi e i relativi lavori eseguiti al 31 dicembre di quest’anno e quelli che saranno eseguiti e pagati con la nuova programmazione, questo perchè, per una mera questione contabile, la Comunità Europea vuole sapere quali sono i lavori eseguiti e pagati con la prima programmazione e quali dovranno ricadere sulla prossima.
“Occorre – dice il presidente dell’Ance Aies Salerno, Vincenzo Russo – scongiurare con ogni modo, con ogni mezzo, la suddivisione in lotti degli appalti in corso, trattandosi nella maggior parte dei casi di opere strettamente connesse tra di loro, parti integranti di un unico appalto funzionale (Opere fognarie, Servizi e Sottoservizi). Da fonti attendibili è infatti trapelata l’indiscrezione secondo cui si vorrebbe procedere alla divisione dei lavori già appaltati, e in corso d’opera, in lotti. Ciò determinerebbe – dice Russo – una sicura paralisi in quanto sarebbe necessaria una nuova progettazione. Passasse questa linea sarebbe una sciagura per le imprese.
Il governatore De Luca e il Vice Bonavitacola hanno già fatto tanto, ma a loro il nostro comparto chiede un ulteriore sforzo, ovvero l’emanazione di una circolare esplicativa interna e per tutte le Stazioni Appaltanti per uniformare le procedure in corso e definire automatismi tali da garantire il pagamento dei lavori in corso, nonché la copertura finanziaria necessaria al completamento degli stessi, di cui alla programmazione POR 2014-2020. Un provvedimento che rafforzi il contenuto della delibera 548 che è stata considerata, già al momento dell’emanazione, una straordinaria novità prevedendo la possibilità di presentare, prima ancora della certificazione della spesa, le fatture emesse.