In particolare, se ad Empereur (un giovanissimo) è difficile chiedere più di quello che sta facendo, da Maurizio Lanzaro ci si sarebbe aspettati un rendimento ben diverso. Un calciatore che ha maturato tanta esperienza, in Serie A, nella Liga spagnola, che ha alle spalle già diversi campionati di Serie B, avrebbe dovuto rappresentare (proprio come è successo lo scorso anno) un leader incontrastato del reparto arretrato. E invece, anche il centrale avellinese s’è fatto travolgere dal marasma che ha letteralmente assalito al retroguardia granata. Complici anche alcuni problemi di natura fisica, come quello a causa del quale è rimasto fermo ai box per tre settimane dopo essere rimasto in campo per appena 10 minuti contro il Perugia, Lanzaro, che già nelle prime giornate non era parso brillantissimo, dopo il suo ritorno a disposizione ha fatto fatica a ritrovare la migliore condizione.
La Salernitana, che ha bisogno di trovare dei leader ai quali aggrapparsi nei momenti di difficoltà, chiede di più all’esperto difensore, che lo scorso anno s’era guadagnato l’appellativo di “The Wall”, il muro, per la sua capacità di risultare insuperabile per gli avversari. Lanzaro, accostato nei giorni scorsi al Foggia, per carattere, per esperienza, per qualità umane, ha la possibilità di indossare i panni del condottiero e deve solo ritrovare una condizione fisica adeguata e la necessaria tranquillità, ma poi, ne siamo convinti, saprà condurre i compagni di squadra (soprattutto quelli più giovani) fuori dal guado.
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