Lo striscione esposto, quello che esortava i giocatori ad arrossire, ha colto nel segno: Pestrin e compagni, seppur lontani dagli occhi e dal cuore della tifoseria, si sono ampiamente vergognati del crollo dell’Arechi prima e del Picco poi in coppa Italia. Ecco perchè dal ritiro giungono segnali importanti, c’è voglia di riscatto. Il tempo è scaduto. La pazienza della tifoseria granata non è illimitata e le ultime prestazioni fatte di pause, prove svogliate e atteggiamenti supponenti e arrendevoli non sono affatto piaciute alla tifoseria ed alla proprietà. Il riscatto annunciato ora deve essere reale.
In un campo, il Menti sempre avaro di soddisfazioni per i colori granata. 17 anni fa, il 10 gennaio del 1999 un gol di Luiso condannò i granata alla sconfitta e Delio Rossi all’esonero mister romagnolo che venne poi reintegrato a furor di popolo con la vicenda del tavolo che finì addosso ad Aliberti. Da allora è passata tanta acqua sotto i ponti ma Vicenza, il Menti restano un tabù per i colori granata. Torrente, invece, attenuanti a parte, sembra da tempo ai titoli di coda e dovrà anche smentire i numeri. Nelle otto gare disputate dalla Salernitana in Veneto sono stati ben sei i successi biancorossi, un vero dominio, e solo due i pareggi. Ennesimo ostacolo da superare per non farsi risucchiare ulteriormente nei bassifondi della classifica.
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