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Ribaltone tra i pali: ora è Terracciano il portiere titolare

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Strakosha, Terracciano, poi Strakosha ed ora di nuovo Terracciano. Il valzer tra i pali prosegue anche se adesso sono i numeri, almeno per ora, a legittimare l’ex Catania. Sia col Novara che domenica a Vicenza è riusito a tenere immacolata la sua porta sfoderando alcune importanti parate che hanno permesso alla Salernitana di tornare almeno con un punto dal Menti. Strakosha in 9 partite, 810 minuti disputati, ha incassato 14 gol (praticamente uno ogni 57 minuti). Terracciano, che ha giocato due gare in meno del laziale, sette gare ha incassato nove reti (una ogni 70 minuti).

I due portieri di fatto si equivalgono ma a far propendere la bilancia dalla parte di Terracciano il non aver subito reti Col Novara e a Vicenza. Probabilmente più che sulle qualità tecniche Torrente, in questa fase, punta sull’aspetto psicologico. Terracciano ha riacquistato fiducia dopo l’erroraccio col Trapani che ha pemesso ai siciliani di violare l’Arechi. Oggi l’ex Avellino e Catania è più tranquillo, ha maggiore fuducia e convinzione nei propri mezzi.

Per questo motivo Torrente si affida ancora una volta a lui. Per il portiere albanese così come il compagno scuola Lazio Pollace non è un buon momento. La speranza è che almeno questa volta Torrente abbia fatto la scelta definitiva stabilendo una volta e per tutte le gerarchie tra i portieri in organico.

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