Di questi temi si discute domani nell’incontro dal titolo “I falsi miti sui vaccini: il decalogo dell’Organizzazione Mondiale della sanità”, terzo appuntamento della rassegna ‘Mondo Donna’, che si terrà dalle 17 alla Clinica Mediterranea di Napoli.
Negli ultimi anni, falsi allarmi, successivamente ritenuti infondati, hanno fatto proliferare una serie di notizie sulla pericolosità dei vaccini: la conseguenza è stata il calo del 20-30% delle vaccinazioni che hanno provocato alcune centinaia di morti a causa dell’influenza ed il ritorno del morbillo negli Stati Uniti.
La portata del problema è tale che l’OMS ha deciso di stilare un decalogo per sfatare i principali falsi miti sui vaccini: il vaccino contro difterite, tetano e pertosse e quello contro la poliomielite sono responsabili della sindrome della morte in culla? Somministrare ad un bambino più di un vaccino per volta aumenta il rischio di eventi avversi pericolosi, sovraccaricandone il sistema immunitario?
I vaccini possono provocare l’autismo? A queste domande risponderanno gli ospiti dell’incontro, ideato e promosso dall’ad della clinica Celeste Condorelli: Walter Ricciardi, professore Ordinario di Igiene nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Franco Rengo, professore emerito di Medicina geriatrica della Federico II, Paolo Siani, presidente dell’Associazione culturale pediatri, Maria Triassi, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università Federico II e Componente della Commissione Vaccini della Regione Campania. “Internet – spiega la Condorelli – ha portato numerosi vantaggi ma la facilità con cui le notizie possono propagarsi comporta che spesso le opinioni personali di alcuni utenti vengono lette come se fossero scoperte scientifiche”. “Le vaccinazioni sono lo strumento più efficace per la protezione dalle malattie infettive – commenta Walter Ricciardi – grazie a loro alcune malattie, come il vaiolo, sono state debellate o drasticamente contenute, consentendo di salvare milioni di vite. Le vaccinazioni sono quindi raccomandate su larga scala con lo scopo di debellare le malattie, proteggere il singolo individuo e la collettività”. Lo stato di allarme collettivo e diffuso anche sui social ha fatto crollare le vaccinazioni in Italia che, secondo l’Istituto Superiore di sanità, hanno raggiunto la soglia di sicurezza. Le coperture contro poliomielite, tetano, difterite ed epatite B sono scese al di sotto del 95%, il valore minimo previsto dall’obiettivo del Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2012-2014. La situazione in Campania è ancora peggiore, al di sotto della media nazionale per praticamente tutte le vaccinazioni. La copertura per le vaccinazioni dell’età pediatrica per l’anno 2014 è di poco al di sopra del 93% per le obbligatorie e all’87,7% per il morbillo, parotite e rosolia. Per non parlare della copertura contro pneumococco (76,6%) di oltre 10 punti al di sotto della media nazionale e della copertura contro il meningococco C (42,7%), di oltre 30 punti al di sotto della media delle regioni italiane.
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