Durerà almeno fino al 20 dicembre l’ondata di caldo anomalo che da 30-40 giorni ha ‘avvolto’ l’Italia. Piogge con il ‘contagocce’ e poca neve, con un aumento delle temperature sopra la media, sono le conseguenze della persistenza dell’area di alta pressione che ha lasciato ai margini dell’Europa le perturbazioni. La situazione potrebbe cambiare proprio nella terza decade del mese, con l’arrivo di una perturbazione e forse anche del freddo.
A descrivere lo scenario è Giorgio Bartolini, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr. “Grandi cambiamenti – osserva – non si intravedono almeno fino alla fine della prossima settimana. Al massimo assisteremo al transito di modeste perturbazioni”. Le temperature si manterranno sopra la media del periodo, anche 2-3 gradi in più, uno scostamento peraltro inferiore a quello dei primi 20 giorni di novembre, quando si sono registrati 5-6 gradi in più. “Con l’arrivo di una perturbazione intorno al 20 potrebbe arrivare – nota Bartolini – della neve sulle Alpi, dove finora ne è caduta poca, e probabilmente anche sugli Appennini. La scarsità di precipitazioni in questo periodo è infatti più eccezionale per le Alpi che per gli Appennini”.
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