L’iniziativa “Pesce fresco italiano nelle mense sanitarie”, coordinato dalla Società Albert con il contributo economico del MIPAAF, a sostegno della salute e della crescita innovativa del comparto della pesca è stata avviata nel 2014 e, come progetto di sperimentazione, ha previsto la somministrazione di 3800 pasti e l’utilizzo di oltre 1000 kg di pesce nei poli ospedalieri di Macerata, Chiaravalle-Loreto e le strutture residenziali e assistenziali di Trieste, Jesi e Urbino. I riscontri positivi dell’iniziativa, sia tra gli utenti che tra gli operatori, hanno portato alla replica del piano progettuale, che mantiene i cardini del progetto iniziale e viene esteso ad ambiti ospedalieri specialistici rivolti a pazienti più piccoli, come gli ospedali pediatrici, e in aree geografiche diverse, come il meridione e il versante tirrenico del nostro Paese.
Nell’ambito dell’iniziativa, nelle tre strutture ospedaliere di Massa, Vibo Valentina e San Luca di Vallo della Lucania gestite da Dussmann, sono previste due somministrazioni (pranzi) settimanali di filetti freschi refrigerati, ottenuti da pesci allevati in Italia, del tutto privi di spine e confezionati con atmosfera protettiva (ATP). Tale modalità di preparazione garantisce un miglior stato igienico sanitario e una più alta conservabilità del prodotto. Le somministrazioni sono accompagnate da una campagna divulgativa capillare, rivolta a tutti, non solo ai degenti, ma anche ai familiari, agli operatori sanitari e ai fruitori delle strutture sanitarie coinvolte, con l’ambizioso obiettivo di valorizzare il consumo di pesce fresco e sensibilizzare i cittadini verso un sano stile alimentare.
Dussmann da oltre 40 anni opera su tutto il territorio nazionale nel settore della ristorazione collettiva e prepara circa 24 milioni di pasti all’anno in 320 appalti. I menù si basano completamente su materie prime di ottima qualità e certificate, con prodotti DOP, IGP, biologici, KM0, equosolidali e confiscati alla mafia.