Il Gruppo Rainone è pronto a pagare 5,9 milioni di euro per chiedere una nuova autorizzazione urbanistica e andare avanti con l’opera ma solo a patto che la struttura venga dissequestrata e che si possa realmente proseguire con i lavori.
A sostegno della richiesta di dissequestro,i Rainone presentano anche una polizza fidejussoria come garanzia del pagamento. Ora l’ultima parola spetta ai giudici che dovranno valutare se ci sono o meno le condizioni per la ripresa del lavoro nel cantiere e questo al di là del percorso processuale che va avanti nelle sedi competenti.