In tempi in cui è di gran moda scaricarsi delle responsabilità individuali a scapito di una presunta generalizzata inefficienza dei poteri pubblici, l’iniziativa dimostra che è ancora possibile coinvolgere i giovani in un impegno di maturità e di civismo, traendone anzi l’esempio di un sincero spirito di partecipazione alle sorti della comunità. Insomma, mentre altri si chiedono (legittimamente ma pigramente)“Cosa fa Minori per me?”, qui ci si domanda pure“Cosa faccio io per Minori?”, in un interscambio collaborativo tra cittadini e istituzioni. Il tutto nel segno del divertimento e dello sport, che, declinato in tali termini, rimane strumento ineguagliabile di fratellanza e di pace.
Il torneo si propone di coniugare la pratica sportiva con l’amore per l’ambiente naturale, facendo precedere lo svolgimento delle partite dalla pulizia di un tratto di spiaggia. Perché “ciò che è di tutti va mantenuto da tutti”, e perché lo sport è strumento ineguagliabile di fratellanza e di pace.