Nastri è morto quasi sul colpo raggiunto da un proiettile alla testa, uno alla scapola e due all’addome. Inutili i soccorsi dei volontari del Vopi e del 118 hanno che hanno fatto di tutto per rianimarlo.
Ad assistere alla scena la mamma del 34enne che ha visto il figlio a terra, nel cortile di casa in una pozza di sangue.
Nastri era uscito da galera da un mese dopo aver scontato una lunga detenzione per fatti di droga ed attualmente aveva l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Ed è questa la pista principale che gli investigatori stanno seguendo: forse uno sgarro nell’ambito dello spaccio degli stupefacenti. Già tratto in arresto nel 2001 nel corso dell’operazione Wolf dei carabinieri, nel 2008 fu ritenuto a capo di una piccola rete di pusher locali in un’altra operazione antidroga denominata Flower 2.
Il suo nome era inoltre venuto fuori in una delle udienze del processo Stellato: a lui e un un altro detenuto, Moreno De Simone, era infatti stata data la “paternità” del pestaggio avvenuto lo scorso febbraio all’interno della casa circondariale di Fuorni ai danni di Ugo Corsini, accusato di aver guidato un’organizzazione criminale che si era imposta nello spaccio di stupefacenti in città e in provincia. Dietro l’omicidio ci potrebbe, quindi, essere un regolamento di conti ma gli inquirenti al momento non escludono alcuna pista.
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