Site icon Salernonotizie.it

Processo termovalorizzatore: De Luca in Tribunale a gennaio

Stampa
Condannato in primo grado ad un anno per la nomina, ritenuta illegittima, di un Project Manager nell’ambito del processo sul Termovalorizzatore, l’attuale Governatore della Campania Vincenzo De Luca si presenterà in tribunale il prossimo 8 gennaio. L’ex Sindaco di Salerno è accusato di peculato per aver nominato il suo ex capo staff Alberto Di Lorenzo a Project Manager (figura non prevista dal codice degli appalti) per la struttura che sarebbe dovuta sorgere in località Cupa Soglia e firmata quando il Governatore era commissario straordinario per la realizzazione dell’opera. Lo slittamento davanti ai giudici della Corte d’Appello è arrivato in seguito ad una richiesta del collegio difensivo di De Luca, dopo che l’Avvocato Andrea Castaldo era subentrato al legale Antonio Brancaccio.

Proprio in merito a questo avvicendamento si registra la nota ufficiale inviata alle redazioni giornalistiche dell’Avvocato Brancaccio: «In relazione a notizie, riportate in data 8.12.2015, da vari organi di informazione, su una mia revoca, quale difensore del dott. Vincenzo De Luca, nel processo di appello relativo alla “questione del termovalorizzatore”, sono costretto ad uscire dal mio ben noto riserbo, che ho mantenuto finora per ragioni di deontologia professionale, per precisare che alcuna revoca, ad oggi, mi è stata comunicata dall’attuale Presidente della Regione.

Chiarisco, viceversa, a riguardo – continua Brancaccio – che, con nota racc. AR RP n. 05243187894-5 del 30.11.2015, trasmessa, in altro originale, lo stesso giorno, per le vie brevi, al dott. De Luca, avevo già rinunciato non solo al mandato per l’anzidetto giudizio ma anche agli altri incarichi dal medesimo conferitimi, sia in materia civile, sia in sede amministrativa, sia in sede penale. Ed è di tutta evidenza che non può revocarsi un incarico già rinunciato dal difensore. Di tanto invito gli organi di informazione a prendere atto, affinchè venga ristabilita la verità dei fatti».

Exit mobile version