Nell’arco della stagione 2013/2014, i tre si ritrovarono ad iniziare il campionato con l’Ascoli e a finirlo con la Salernitana per cui quell’ultimo precedente tra le due squadre assumeva un sapore particolare per tutti. Soprattutto se si considera che quello scontro di Lega Pro era particolarmente importante per i granata che, dopo l’ennesimo cambio tecnico, erano a caccia di punti preziosi per riscattarsi e rilanciare le proprie ambizioni in ottica play off. Il ritorno all’Arechi assume un valore particolare sul fronte opposto anche per l’Ascoli. In primis per il presidente Bellini che proprio a Salerno in quella partita del febbraio 2014 aveva fatto la sua prima apparizione ufficiale in trasferta da neo patron del club marchigiano. Per la cronaca quel match finì 2-1 per la Salernitana con gol di Mendicino e Gustavo ed autorete di Pestrin che non fu particolarmente fortunato in quella sfida.
Tra gli intrecci della partita di domani, non si può non ricordare la presenza tra i bianconeri di Luigi Grassi, animato sicuramente da tanta voglia di riscatto. La sua avventura in granata è stata singolare e al contempo travagliata. Da colpo di mercato a fardello di cui disfarsi: in realtà in granata l’ex attaccante del Pontedera non ha mai avuto realmente la possibilità di esprimersi. Ci sono poi, tra le curiosità a margine, le esperienze in bianconero di Perrulli e Ronchi. Il primo ha trascorso due anni nell’Ascoli, il giovane portiere è invece cresciuto nelle giovanili del club marchigiano. Dagli intrecci del passato all’attualità che incombe: Salernitana – Ascoli rappresenta una tappa fondamentale nel percorso verso la salvezza della squadra di Torrente. All’Arechi è vietato fallire. I tre punti in palio stavolta valgono doppio. Aggiudicarsi il match coi marchigiani significherebbe compiere un importante passo in avanti in vista del successivo scontro diretto esterno a Modena.