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Teatri: gli appuntamenti nel week-end a Salerno

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Teatro Verdi – Piazza Matteo Luciani Tel.089 662141

 

La Cantata Dei Pastori

 

Con Peppe Barra

 

… la produzione teatrale sacra del ‘600, secolo del barocco, fu copiosa e pesantemente influenzata dal rigore religioso instaurato con la controriforma; gli autori dei testi erano, di solito, “intellettuali ecclesiastici” spesso appartenenti alla Compagnia di Gesù, che usavano un linguaggio dotto e arcadico, per cui le loro opere risultavano comprensibili solo agli spettatori appartenenti alla società colta.

 

Il progetto politico-teatrale dei Gesuiti venne pertanto modificato, allo scopo di attrarre anche le masse popolari, con l’inclusione di maschere e personaggi comici che parlavano il linguaggio del popolo. L’inclusione di Razzullo ebbe un immediato successo. Il popolino ritornò ad affollare i teatri, spingendo, comunque, sempre di più le compagnie teatrali a dilatare il ruolo dei comici a scapito delle vicende sacre….

In programmazione 07-10 gennaio

 

Teatro delle Arti – Via Guerino Grimaldi, 7 Tel. 089 221807

 

’O Scarfalietto

 

Di Eduardo Scarpetta

 

Dopo il sold-out registrato in occasione di “Napoli Milionaria”, primo spettacolo della rassegna “Napul’è Mille Culure”, firmata da TeatroNovanta, diretta da Serena Stella e Alessandro Caiazza, venerdì 11 dicembre alle 21, va in scena, al Teatro delle Arti di Salerno, “ ’O Scarfalietto” di Eduardo Scarpetta. La regia è affidata a Gaetano Stella, attore e regista, pioniere del teatro salernitano. “L’obiettivo è riportare al suo splendore naturale l’antica farsa di Scarpetta, che, nella recitazione, nella gestualità e nella mimica, sta per diventare commedia” – commenta Stella.

Scritta nel 1881, “ ’O Scarfalietto” è una delle opere più note dell’autore napoletano, tutta incentrata sui dissidi tra Felice Sciosciammocca e sua moglie a causa dei quotidiani fraintendimenti, a cominciare dall’invadente “scarfalietto” (scaldaletto) che tormenta le notti trascorse nel talamo nuziale. Un giorno, esausti l’uno dell’altra, decidono di separarsi convocando i rispettivi avvocati.

Ancora una volta, saranno le immagini e le note di “Napul’è” di Pino Daniele ad accogliere il pubblico in sala. La direzione artistica, non a caso, ha scelto questo nome per la rassegna: la volontà è far conoscere la città di Napoli in tutte le sue sfumature di colore.

 

In programmazione 11 dicembre

 

Teatro Ridotto – Via Guerino Grimaldi, 1 Tel. 089 23 39 98

 

Ilarità

 

di Salvatore Gisonna

 

Sabato 12 dicembre ci sarà il quarto appuntamento della rassegna “Che comico 2015/2016”  interamente dedicata al cabaret. Sul palcoscenico del Teatro delle Arti,direttamente da MADE IN SUD  debutterà il monologhista comico, Salvatore Gisonna in “Tutto in uno show”. Un comico, che fin dagli esordi si è distinto per le sue capacità di intrattenimento e umorismo, caratteristiche che lo hanno portato a conseguire riconoscimenti importanti, come il Premio Charlot. Gisonna in “Tutto in uno show”,  trae spunto dal quotidiano nei suoi monologhi, analizzandone le manie, gli esterismi e tutti gli aspetti frenetici, portandoli all’estremo e spesso facendo riflettere su come comportamenti giudicati normali, a volte possono essere buffi e perché no, paradossali. Si ricorda inoltre che il Teatro Ridotto e la Compagnia dell’arte al costo di 20 euro, vi offrono due spettacoli tra cui: “Tutto in uno show” di Salvatore Gisonna che si terrà sabato 12/12  e “Canto di Natale” che si terrà domenica 13/12. La rassegna “Che comico 2015/2016”, proseguirà con Chicco Paglionico, I Panpers, I Ditelo Voi, Gennaro De Rosa, Gennaro Capurro, e infine Laura freddi e Lucio Pierri.

 

In programmazione 12 dicembre 2015

 

Teatro Ghirelli – Via Lungoirno Tel.800188958

 

Ripsoso

 

Teatro Nuovo – Via Valerio Laspro, 8/C Tel.089 220886

 

Sirene, Sciantose, Malafemmene Ed Altre Storie Di Donne Veraci

 

di Monica Sarnelli

 

Un recital antimisogino sulla donna nella canzone napoletana, sulle donne della canzone napoletana, che mette al centro una delle moderne protagoniste della canzone napoletana. Testo, canzoni e videoproiezioni raccontano la città al femminile, e le sue donne: Femmene, malafemmene, mamme, puttane, figlie, trans.

Un filo narrativo ironico, in cui, a tratti, spuntano anche i ricordi personali di Monica, tra stralci di letteratura, teatro. Monica Sarnelli veste da sciantosa (ma la giarrettiera è di cuoio e nasconde una pistola alla Lara Croft), da bammenella, da primadonna postmoderna, da brava ragazza in jeans e maglietta: si cambia in scena, dietro un paravento, continuando il suo racconto. Al suo fianco un musicista elettronico/dj e una band. Poi un’un’attrice e una ballerina, di flamenco. Fondamentale l’uso del mezzo video, tra immagini d’archivio, veri e proprio videoclip e sdoppiamenti d’azione tra il teatro e lo schermo ad alta definizione, unica scenografia in campo.

Canzoni famose, ma anche no, in qualche caso messe alla berlina, per raccontare il maschilismo insito nella canzone napoletana di ieri e di oggi. Arrangiamenti moderni, con un dj e un chitarrista a dettare la linea, che sanno di tradizione, ma anche di electroswing, di rap, di tango digitale, che portano ai giovani il repertorio e le storie di Gilda Mignonette, Ria Rosa, Angela Luce, Gloria Christian, Mirna Doris, Lina Sastri, Teresa De Sio… Anche di loro la Sarnelli parla e canta tra momenti duri, altri sentimentali, femministi, altri sensuali, ironici: il sorriso, la rabbia, la pancia, il sesso, il ritmo, la melodia saranno chiavi di volta di uno spettacolo che usa le radici per imparare a volare.

Dopo “Passione tour” e “Carosone l’americano di Napoli”, Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale, saggista, esperto di canzone napoletana, sceneggiatore, continua a misurarsi con la scrittura teatrale e questa volta lo fa ritagliando su misura di Monica Sarnelli uno spettacolo innovativo, capace di mostrare talenti dell’interprete finora nascosti, esaltando, nello stesso tempo, quanto da lei fatto finora nella sua carriera di interprete sempre verace e in grado di passare dai classici del passato remoto a quelli del passato prossimo. Uno spettacolo che rinnova del tutto il suo repertorio, ma poi riconsegna ai fans, nei bis, i suoi cavalli di battaglia, da “Un posto al sole” a “Chesta sera”, dopo un viaggio al termine della melodia perduta che ci porta da “Era de maggio” a Pino Daniele, da “Passione” a “Ipocrisia”, da “Preferisco il Novecento” a “Ninì Tirabusciò”, tra amare verita e dolci bugie.

 

 

In programmazione  12-13 dicembre

 

 

 

Teatro Arbostella – Viale Verdi Parco Arbostella Tel.0893867440

 

Forse Sarà Una Farsa

 

di Associazione A’ Fenesta

 

Consensi, applausi e risate si susseguono nella divertente rassegna di teatro comico partenopeo al Teatro Arbostella di Salerno. Questa volta a deliziare la platea ci sta pensando l’Associazione A’ Fenesta, che proprio quest’anno ha collaborato alla realizzazione di un cartellone comico al Teatro Just 99 di Napoli ed esordisce per la prima volta nel cartellone di Gino Esposito. L’associazione può contare tra le proprie fila attori conosciutissimi ed apprezzati nel panorama napoletano e che si stanno mettendo in mostra anche nella piazza salernitana. Forse sarà una farsa è il titolo della commedia che da sabato 5 dicembre sino al 20 dicembre è possibile assistere nei week-end presso la struttura di Viale Verdi.

Il testo rielaborato e riscritto da Peppe Sannino è la storia di una compagnia teatrale di attori grossolani che devono mettere in scena una tragedia di ambientazione medioevale. Una commedia comica dai risvolti farseschi, il classico esempio di teatro nel teatro. L’azione si svolge su un palcoscenico quasi spoglio dove il capocomico Pasquale Esposito (Peppe Sannino) è impegnato nelle prove dello spettacolo che andrà in scena il giorno dopo, ma manca la luce, il pianista e alcuni attori e così entreranno in scena improvvisati collaboratori come il suggeritore (Massimo Esposito) il rumorista (Vincenzo Merolla) con la presenza di un saccente giornalista (Stefano Ariota) daranno vita ad equivoci e fraintendimenti generando battute e gags esilaranti a ripetizione.

La messinscena sarà arricchita dalla forza propulsiva di altri attori di un certo livello come Marco Serra, Vera Volante, Antonio Adabbo, Tiziana Carotenuto, Loriana Magliulo Celeste Amitrano e Tony Di Sarno. Nel secondo atto verrà proposta la prova generale della tragedia con tanto di scena, luci e vestiti d’epoca ma da spettacolo drammaturgico si trasformerà forse…in una vera e propria farsa.

In programmazione  14-29 novembre

 

Piccolo Teatro del Giullare – Via Matteo Incagliati Tel.089220261

 

Il Primo Giorno Di Primavera

 

regia Antonio Grimaldi

 

Il fascino di un mistero…è il segreto che contiene…non la verità che nasconde…!!!

Due uomini…divisi e uniti da una parete dell’anima…ombre che nascondono la verità…e che allo stesso tempo…rivelano la menzogna…!!!

Questa è delicata, artistica, fa intuire ciò che dovrebbe essere…mentre la verità si limita a dire ciò che è…!!!

Due anime attraversate da uno stesso dramma, affrontato da quella più giovane con un impeto d’amore puro…fino a coincidere con l’oggetto del suo desiderio…e sublimata da quella più matura…con la poesia di una lontananza epistolare…scelta come inevitabile soluzione per far vivere l’amore in eterno…!!!

 

In programmazione 12-13 dicembre

 

“La redazione non si ritiene responsabile per eventuali variazioni, modifiche, spostamenti o annullamenti degli spettacoli in programma e pubblicizzati in questa pagina”

 

A Cura Di Ciro Casella

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