Ci sono cantanti e canzoni per ogni gusto, purché sia moderno. A chi lo accusava di lavorare all’allestimento di un «presepe multietnico» il direttore artistico del Festival risponde così: «Abbiamo scelto le canzoni e loro ci hanno portato allo spaccato che è lì da sentire, vedere. Lo specchio di un’Italia così com’è. Del resto affinché il Festival funzioni le canzoni devono essere almeno belline. Anche perché, avendo la ventura di andare in radio, durano un po’ più della settimana sanremese.
A giudicare dal cast non si va troppo indietro nel tempo, fatta salva la presenza di Patti Pravo che sembra aver scelto la ribalta sanremese per festeggiare i cinquant’anni di carriera. Quasi tutti gli altri corrispondono alla categoria musicale recente, quella che frequenta la radiofonia e guarda ai piccoli numeri della discografia di oggi, tenendo comunque il passo.
Questi i 20 big in gara: Deborah Iurato e Giovanni Caccamo; Noemi; Alessio Bernabei; Enrico Ruggeri; Arisa; Rocco Hunt; Dear Jack; Stadio; Lorenzo Fragola; Annalisa; Irene Fornaciari; Neffa; Zero Assoluto; Dolcenera; Clementino; Patty Pravo; Valerio Scanu; Morgan e Bluvertigo; Francesca Michielin; Elio e Le Storie Tese.
Questi i titoli delle 20 canzoni
– Via da qui, Deborah Iurato e Giovanni Caccamo;
– La borsa di una donna, Noemi;
– Noi siamo infinito, Alessio Bernabei;
– Il primo amore non si scorda mai, Enrico Ruggeri;
– Guardando il cielo, Arisa;
– Wake up, Rocco Hunt;
– Mezzo respiro, Dear Jack;
– Un giorno mi dirai, Stadio;
– Infinite volte, Lorenzo Fragola;
– Il diluvio universale, Annalisa;
– Blu, Irene Fornaciari;
– Sogni e nostalgia, Neffa;
– Di me e di te, Zero Assoluto;
– Ora o mai più, Dolcenera;
– Quando sono lontano, Clementino;
– Cieli immensi, Patty Pravo;
– Finalmente piove, Valerio Scanu;
– Semplicemente, Morgan e Bluvertigo;
– Nessun grado di separazione, Francesca Michielin;
– Vincere l’odio, Elio e Le Storie Tese.