Il bomber di Torre Annunziata è subentrato al 37esimo della ripresa, quando la partita aveva ormai poco da dire. Pochi minuti prima era toccato anche ad Eusepi: Re Umberto, il cannoniere infallibile dello scorso campionato di Lega Pro, continua a collezionare spezzoni di partita, ma così difficilmente riuscirà a raggiungere una condizione fisica soddisfacente. E il gol per lui, che ha fallito anche un calcio di rigore, è solo un lontano ricordo (l’ultimo centro è datato 26 aprile contro il Messina). Milinkovic ha lasciato intravedere discrete potenzialità, ma pecca in termini di continuità. Non ne parliamo, poi, di Troianiello e Perrulli, ormai autentici desaparecidos della rosa granata. Torrente ha dovuto mandare in soffitta il 4-3-3, perchè non aveva interpreti (soprattutto sulle fasce) in grado di attuarlo nella maniera adeguata. Questo, di fatto, ha ridotto le possibilità di impiego per diversi elementi del reparto avanzato.
Cosa succederà alla riapertura delle liste di trasferimento? Per ora Torrente continua a ribadire che tutti gli elementi della rosa sono importanti e che ognuno avrà la propria occasione per mettersi in mostra. Ma dopo 18 giornate di campionato anche i calciatori avranno compreso quale considerazione nutra nei loro confronti l’allenatore e che tipo di ruolo potranno ricoprire di qui a fine stagione nella Salernitana. Per qualcuno, dunque, la riapertura del mercato potrebbe rappresentare l’occasione di andare a cercare fortuna altrove: a Donnarumma di certo non mancano gli estimatori, Eusepi ha mercato in Lega Pro, più difficile sarebbe piazzare Perrulli e Troianiello. Per qualcun’altro, e il riferimento ovviamente è a Nalini (che sta ultimando il ciclo di cure a Bologna), la riapertura della lista potrebbe segnare la fine di un incubo. Di certo, prima di lasciare andare via qualcuno, la Salernitana dovrà decidere che tipo di rinforzi potrebbero servire nella seconda metà di stagione e ingaggiare gli elementi che possano fare al caso di Torrente il quale, al momento, ha obiettivamente poco margine di movimento. Gli scenari (come gli interpreti), però, sembrano destinati a mutare.
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