Il suo lavoro “dietro le quinte” in alcuni casi si era anche rivelato prezioso: suoi, ad esempio, gli assist per i gol di Donnarumma a Latina e all’Arechi contro la Pro Vercelli. Arrivato in evidente ritardo di condizione, con alle spalle un brutto infortunio superato da poco, Coda aveva necessariamente bisogno di un periodo piuttosto lungo per superare la fase di rodaggio. A Lanciano, a fine ottobre, in occasione della decima giornata di campionato era riuscito a sbloccarsi, firmando anche una doppietta. Nelle successive partite le critiche nei suoi confronti non si sono mai placate. Con la maglia granata ha giocato con una discreta continuità, ma anche le scelte tattiche fatte ad inizio campionato non hanno consentito all’attaccante di Cava de’ Tirreni di esprimersi al meglio.
Di errori sotto porta ne ha commessi, ma è altrettanto vero che di palloni giocabili per le punte la Salernitana raramente ne ha prodotti in gran quantità. L’assetto delle ultime partite sembra stia giovando ora anche a lui. E’ chiaro che l’assortimento della coppia d’attacco dipende dal tipo di soluzione che il tecnico intende adottare sulla base delle caratteristiche degli attaccanti in rosa e di quelle dell’avversario di turno. Assieme a Gabionetta, Coda si è ben disimpegnato: è dai piedi del brasiliano che è nata l’azione che lo ha portato al primo gol all’Arechi. Una rete che ha sicuramente il sapore del riscatto. Una rivincita che però deve essere condita dalla consapevolezza che il cammino rimane lungo e per centrare l’obiettivo di prestazioni come quella offerta con l’Ascoli ne occorrono molte altre. Per ora Coda si gode la sua prima rete casalinga. Massimo adesso ricomincia da tre.