Coerentemente con questo percorso a partire dalla 18a giornata, la Lega B ha lanciato una nuova iniziativa in collaborazione con Gianluca Di Marzio e il sito www.gianlucadimarzio.com. L’obiettivo della “B Marzio” è raccontare, attraverso la testimonianza di Bruno Majorano (giornalista e collaboratore del sito gianlucadimarzio.com), il mondo della B mostrando tutto quello che accade attorno alla partita: promozione del territorio, celebrazione della passione dei tifosi, racconto delle storie più autentiche con protagonisti il sindaco, il magazziniere, il vigile urbano, l’edicolante, il tifoso “storico” e tutti quei personaggi che raccontano il legame con la propria squadra.
Il tutto verrà narrato in tempo reale, tramite video e foto, sul sito ufficiale www.legab.it, su www.gianlucadimarzio.com e sui canali social di Lega e di Gianluca Di Marzio. La prima puntata è stata girata a Salerno per Salernitana-Ascoli.
IL RACCONTO. I lampioni che illuminano il lungomare di Salerno sono ancora tutti accesi. D’altra parte sono le 4 di notte quando Antonio e Carmine, arrivano al mercato ittico della città. Presto, troppo presto: meglio arrivare in primissima mattinata. Alle 8 è già quasi tutto finito: il pesce ed anche il lavoro nel capannone. Si stanno già mettendo a fare gli ordini per lunedì. Ma hanno un po’ di tempo per raccontare della loro passione calcistica. D’altra parte la Salernitana è l’unica cosa per la quale rinunciano al riposino pomeridiano. E’ sabato e Antonio – per tutti Tonino – è già in fibrillazione in vista della sfida contro l’Ascoli.
Insieme con Carmine raccontano delle loro giornate e dei loro sabato, quando praticamente non tornano quasi mai a casa. Finito il lavoro al mercato, infatti, vanno direttamente allo stadio per vedere la Salernitana. Fino a qualche anno fa Tonino andava anche in trasferta ma ora dice che con il lavoro diventa troppo difficile. Sono in piena attività in vista del Natale, periodo nel quale vendono tantissimo e hanno da smaltire centinaia di ordini.
Il sole adesso è bello alto, ed è meglio lasciarli lavorare per proseguire il viaggio nel mondo di Salerno. Al Vestuti, vecchio stadio della Salernitana- quello dove la squadra ha festeggiato la storica promozione in Serie B del 1990 – c’è Salvatore Orilia, che su quegli spalti ha passato tanti anni. Dice di essere tifoso praticamente da quando ancora era nel pancione della mamma. E’ simpatico e poi vive il suo essere tifoso della Salernitana come una vera e propria fede da onorare tutto l’anno. Eppure, parlando, svela che c’è solo una cosa per la quale la squadra del cuore passa in secondo piano: la processione di San Matteo.
San Matteo è il Santo protettore di Salerno e ogni anno, il 21 settembre, la città si ferma per la processione che si svolge sul corso principale. Salvatore è uno dei portatori della statua del Santo, attività che presuppone un grandissimo attaccamento alla città e alle tradizioni. E’ talmente legato a questa festa locale da dire che una volta, quando la Salernitana giocava proprio il 21 settembre, non ha neanche visto la partita. E’ una figura storica per la squadra e per tutta la città. Durante la nostra conversazione veniamo interrotti spesso da qualche passante che si ferma per salutarlo. Questo però non lo distrae. Racconta delle giornate trascorse sulle transenne del Vestuti quando era bambino e non aveva le possibilità economiche per acquistare il biglietto per entrare in tribuna.
Ricorda dell’amicizia con Di Bartolomei con il quale si vedeva sempre anche al di fuori dei contesti calcistici. Quando arriva a parlare della promozione del 1990 quasi gli scende una lacrima per l’emozione. Anche perché quella contro il Taranto fu l’ultima partita giocata dalla Salernitana in quello stadio prima di trasferirsi all’Arechi.
E’ il momento di salutare Salvatore, anzi è lui che si congeda perché dice che pian piano che si avvicina l’orario della partita inizia a capire sempre meno per la tensione. Insomma meglio lasciarlo alla concentrazione per il match avviarsi verso lo stadio. Pochi minuti prima del fischio d’inizio non può passare inosservato Michele Landi: è abbonato da oltre 20 anni alla Salernitana e che con gli stessi amici occupa il medesimo posto allo stadio. Lo fanno per tradizione e anche per scaramanzia. Maurizio, che è uno del gruppo, confida agli amici che ha appena finito di sottoporsi ad un trattamento clinico e che il medico gli ha consigliato di rimanere a casa, ma lui non resiste e allo stadio ci deve andare per forza.
Non si muovono dalla loro zona. Ai gol di Pestrin e Coda schizzano in piedi per la gioia. Si abbracciano e saltano tutti uniti, come se fossero una persona sola. Al fischio finale si scambiano un cenno di intesa e si salutano. Le loro vite, come quelle di Tonino, Carmine e Salvatore ritorneranno ad essere quelle di sempre…fino a sabato prossimo, ovviamente, quando la Salernitana tornerà a scendere ancora in campo.
Fonte LEGAB.it
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