Un bel silenzio non fu mai scritto, un utile silenzio non fu mai fatto, eccetto forse quello che accompagnò la Nazionale muta di Bearzot alla conquista del Mondo. Ma quella era decisamente un’altra storia, fondata quasi esclusivamente sulla scaramanzia. Per i fatti di casa nostra, avremmo certamente preferito vedere Pestrin e soci muniti di gobbetti e corni anti-sfiga, piuttosto che di forbici con cui tagliare i fili della comunicazione. Più che le ripicche ed i capricci in questo momento alla Salernitana servono punti salvezza. Solo con i risultati si può ricreare il giusto feeling tra le varie componenti ed evitare di sprofondare nel baratro. La squadra con l’Ascoli ha giocato una buona partita, da tre gare non prende gol e le continue pressioni, anche della stampa hanno probabilmente spinto Torrente a rivedere un modulo, il 4-3-3 che era apparso fin da subito mal cucito addosso a questa Salernitana.
Su questo Pestrin e soci avrebbero dovuto fornire risposte così some sui cali di tensione delle passate settimane. Adesso, però è il momento di voltare pagina e far parlare il campo. Modena è un altro esame. Se finisse oggi il campionato quello del Braglia sarebbe uno spareggio per non retrocedere. Ecco perchè ci piace pensare che in Emilia rivedremo in campo una buona Salernitana, muta e vincente, per aggiungere un altro mattone al muro salvezza. Inutile dire che al di là dei punti che i granata raccoglieranno in queste ultime tre gare di andata, prima del girone discendente, serviranno fin da subito, alla riapertura delle liste, i rinforzi per raggiungere senza affanni l’obiettivo salvezza.
…adesso ho capito perché Torrente ha cambiato modulo…..Grazie per averglielo fatto capire , solo i giornalisti avevano capito che il 433 non andava bene… Che ingenuo questo Torrente!