C’è qualcosa che non va in questa Salernitana sconfitta dagli arbitraggi non all’altezza, dalla sfortuna ma anche da se stessa. Una rosa non adeguata al campionato di B con giocatori che pur impegnandosi non riescono a cambiare marcia. Di questo passo la salvezza diventa un percorso ad ostacoli. Ieri al Modena sono bastati cinque minuti dal 40esimo al 45esimo per conquistare tre punti pesanti nella corsa verso la salvezza. Può capitare di tutto, ma stranamente le peggiori capitano sempre a noi – diranno i tifosi a giusta ragione: in effetti, l’ennesima sconfitta suona come una resa incondizionata. Nel settore ospiti i 150 tifosi granata presenti al Braglia anche dopo i gol incassati continuavano a cantare ed a sventolare i vessilli e le bandiere.
I tifosi continuavano a lottare, i giocatori no ed è questo il motivo che ha spinto parte della tifoseria al coro “Meritiamo di più”. Gli ultras chiedono dimostrazioni di attaccamento alla maglia per non precipitare in quel baratro chiamato serie C con Cagliari e Como tra la vigilia di Natale e domenica 27 dicembre. Torrente voleva chiudere a 25 punti ora bisogna superarsi contro sardi e lariani ed ottenere 6 punti per non rendere un calvario la fase discendente del torneo. Ci piace pensare che sotto l’albero contro il Cagliari rivedremo in campo la vera Salernitana, muta e vincente. Per ora è un’illusione, sta ai giocatori farla diventare realtà.